A cura di Pier Luigi Lisco

Alcune osservazioni che seguiranno potrebbero sembrare banali, ma personalmente mi è capitato spesso di vedere passeggeri che hanno avuto problemi con i viaggi aerei.

CHECK IN

  • Negli aeroporti internazionali presentarsi in anticipo, le code che si formano sono veloci ma spesso ed improvvisamente diventano lunghissime con il rischio di non arrivare in tempo all’imbarco.
  • Il bagaglio a mano deve avere dimensioni contenute che sono diverse a seconda della compagnia aerea, non è standard, e non sempre viene tollerata la variazione in eccesso.
  • Nel bagaglio a mano niente contenitori con liquidi, creme, anche se parzialmente pieno (viene considerato il volume del contenitore non il liquido contenuto!). Anche i barattoli di marmellata o similari li vedrete cestinare. Niente oggetti appuntiti. Questi oggetti possono viaggiare nel bagaglio da imbarco.
  • Attenzione all’ overweigth (c’è un peso massimo per i bagagli), ogni chilo di sovrappeso si paga a carissimo prezzo.
  • Se avete oggetti delicati riponeteli in modo protetto in valigia. I bagagli durante il trasporto verso l’aeromobile vengono ammassati nei carrelli di trasporto e talvolta spostati in maniera maldestra-
  • Se fate il check-in online assicuratevi di avere con voi la pagina con la stampa del codice a barre della carta d’imbarco (dopo lunga compilazione, non è facile reperirla nei meandri della scheda informatica), oppure in forma elettronica sullo smartphone.

CONTROLLI DI SICUREZZA

  • Anche qui le code possono essere improvvisamente lunghissime anche se molto veloci.
  • Riponete tutto nella apposita cassetta, compreso cinture con fibbia metallica, monete, cellulari ecc. (suonano al passaggio dalla barra del metal detector).

INGRESSO NELL’AEREO
Mantenere il posto numerato a voi assegnato, non cedete agli scambi, inizierebbe un balletto infinito di spostamenti a catena. In caso di emergenza (di qualunque tipo) verrete identificati anche per posto che vi è stato assegnato in quanto registrato prima della partenza.

RULLAGGIO E DECOLLO

  • Assicurarsi che la cintura sia allacciata. È il momento più pericoloso. L’ aeromobile raggiunge il massimo del carico pieno di carburante. Spegnere i cellulari o attivare la funzione “in volo”.
  • Se siete seduti presso le uscite di emergenza, di solito in prossimità delle ali, avrete più spazio (c’è l’ampiezza di passaggio per l’evacuazione d’emergenza dei passeggeri) ma non potete tenere nessun oggetto accanto a voi, riponeteli nella cappelliera sopra la vostra testa o sotto il sedile.


DURANTE IL VOLO

  • L’aereo in fase di salita viene depressurizzato cioè, una volta chiusi ermeticamente tutti i portelloni esterni, viene avviata la riduzione della pressione interna perché in quota l’aria è più rarefatta, cioè più leggera.
    La depressurizzazione verrà equiparata a quella di una quota pari a 1.800-2.500 m di altitudine. Questo comporta che l’aeromobile venga chiuso ermeticamente e all’inizio del volo aumenterà la temperatura (qualche minuto di pazienza) poi parte la depressurizzazione e dai bocchettoni uscirà aria fresca.
    Nelle fasi di discesa avverrà il contrario cioè l’aereo verrà pressurizzato fino a raggiungere la pressione atmosferica locale. Dopodichè si potranno aprile i portelloni d’uscita.
    Questi sbalzi di pressurizzazione si avvertono tramite le membrane timpanica dell’orecchio che viene decompressa in salita e compressa in discesa.
    In queste fasi è consigliabile deglutire spasso o masticare qualcosa oppure soffiare tenendo chiusi naso e bocca (manovra di compensazione).
    Per bambini e soprattutto neonati il momento è critico, non essendo in grado di fare queste manovre. Succede quasi sempre di sentirli piangere in queste fasi per il forte dolore timpanico, il rimedio è farli bere dal biberon.
  • E’ consigliabile durante il volo tenere la cintura allacciata quanto più possibile, i vuoti d’aria possono essere improvvisi e soprattutto nei lunghi viaggi l’aeromobile può perdere portanza (l’aria in alta quota è troppo rarefatta per sorreggerlo) con la conseguenza di scendere repentinamente di molte decine di metri. Non sottovalutare l’avviso di allacciare la cintura.. Recentemente ci sono stati molti feriti durante un volo per turbolenze con improvvisa perdita di quota. È sempre utile porre attenzione alle dimostrazione delle Hostess su dove sono le uscite di emergenza, le maschere di ossigeno ed i giubbotti di salvataggio. Se capita una piccola emergenza non sapreste cosa fare e andreste nel panico creando ulteriori problemi.
    Come abbigliamento, per i lunghi viaggi, è consigliato vestirsi a strati, l’aria condizionata e tenuta a manetta e lo sbalzo termico può essere notevole, soprattutto in caso di destinazione ai tropici. Durante il volo è bene coprirsi con indumenti a maniche lunghe, fasce per la testa, togliere le scarpe e indossare le apposite calzature morbide che di solito vi vengono consegnate dal personale di bordo.

ATTERRAGGIO
Altro momento delicato, mantenere la cintura allacciata anche quando il carrello dell’aereo tocca terra, il pilota potrebbe essere costretto a brusche frenate. Sganciare la cintura solo dopo l’apposito segnale quando l’aereo è definitivamente fermo. Sembra banale ma la maggior parte dei passeggeri si sgancia la cintura prima.

USCITA
Ad aereo fermo e parcheggiato continua per ancora qualche minuto la pressurizzazione. Questo serve per permettere ai portelloni di aprirsi alla stessa pressione locale. La temperatura aumenterà all’interno. Basta avere la pazienza di rimanere ancora seduti per non surriscaldare l’ambiente. E’ ASSOLUTAMENTE INUTILE SCATTARE IN PIEDI, come fanno quasi tutti, imbottigliandosi in piedi a testa curva accaldati e ammassati sotto le cappelliere.

RITIRO BAGAGLI
Recuperata la vostra valigia rendendola riconoscibile con qualche segnale (es. nastro colorato, etichetta visibile, ecc.), può capitare che qualcuno sbadatamente prenda la vostra valigia identica per colore forma e marca.

ARMI A BORDO
Sono ovviamente vietate, le prende in carico il comandante per gli autorizzati.
I colpi di arma da fuoco all’interno di un aeromobile possono creare varchi nella struttura con conseguente depressurizzazione ed instabilità di volo.
Per come comportarsi in caso di attacco terroristico si rimanda al altro capitolo.

EMERGENZE
Al contrario di quanto si pensa, gli incidenti mortali sono rari in proporzione al numero di voli effettuati in tutto il mondo ed in tutti gli orari del giorno.
Sembra incredibile ma nella maggior parte degli incidenti aerei ci sono dei sopravvissuti e la differenza la può fare in nostro comportamento durante l’emergenza.
In alta quota (10.000 m) ci sono pochi secondi di autonomia respiratoria prima di perdere i sensi, quindi è indispensabile indossare subito la maschera di ossigeno prima di aiutare gli altri (ad esempio i bambini). Il soccorritore deve essere integro per agire correttamente. Rimanere con la cintura allacciata, il pilota potrebbe essere costretto a manovre improvvise.
In caso di ammaraggio indossare subito il giubbetto di salvataggio, di solito posto sotto il sedile e togliere le scarpe (cosà già consigliata per i lunghi viaggi). IL GIUBBETTO VA GONFIATO SOLO DOPO ESSERE USCITI DAL PORTELLONE, in caso di allagamento verreste spinti verso l’alto dalla galleggiabilità impedendo l’imboccatura della uscita, inoltre col giubbetto gonfio vi trovereste in difficoltà ad uscire dal portellone.
E’ sempre utile osservare a che distanza siamo dall’uscita di emergenza, contando in sedili che ci separano dalla stessa. Potrebbe infatti capitare di dover trovare l’uscita al buio o in caso d’incendio camminare rasoterra per evitare il fumo (coprire il volto con un panno possibilmente bagnato per evitare di respirare fumi tossici). Appena usciti dopo l’atterraggio di emergenza allontanarsi velocemente, lasciando perdere i bagagli, potrebbe seguire un’esplosione dell’aeromobile. Ma non abbandonare completamente l’area di impatto, in quanto i soccorsi è lì che vi raggiungeranno.

Krav Maga Ferrara

Krav Maga Warriors è un gruppo di studio diretto e istruito da Pier Luigi Lisco e formato da militari in servizio o riservisti, forze dell’ordine, o semplicemente uomini e donne che intendono approfondire questo efficace metodo di combattimento per autodifesa.

CONTATTI

I corsi si svolgono a Ferrara presso V.BO Palestra in Via Recchi 6 (Cortile interno della chiesa Sacra Famiglia di via Bologna), il Sabato Mattina h 10.00 – 12.00 sotto forma di STAGE INTENSIVI. La formazione dei corsisti è affidata agli Istruttori Pier Luigi Lisco, Sergio Mastropasqua e Delfino Soatin della KRAV MAGA Ferrara, affiliata IAKSA Krav Maga.

Tel 348 3822013

Via Recchi, 6,44122 Ferrara FE

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